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SvizzeraIraq, esecuzione Saddam: per avvocato Henzelin tribunale non imparziale

30.12.06 - 10:30
Iraq, esecuzione Saddam: per avvocato Henzelin tribunale non imparziale

BERNA - Il tribunale che ha condannato a morte Saddam Hussein era "teleguidato" dagli Stati Uniti. Lo ha affermato all'ATS l'avvocato ginevrino Marc Henzelin, esperto di diritto penale internazionale all'Università di Ginevra. A detta di Henzelin - secondo il quale Hussein non è morto da martire - l'ex presidente iracheno deposto dagli Americani avrebbe dovuto rispondere dei suoi atti davanti a una corte internazionale o a un tribunale misto composto di giudici iracheni e stranieri.

Per Henzelin - che in passato ha rifiutato l'offerta di difendere l'ex uomo forte di Baghdad - pochi Iracheni cercheranno vendetta dopo la morte per impiccaggione di Saddam. "La gente ha altri problemi di cui occuparsi", ha commentato.

Tornando sul problema del giudizio di Saddam, il legale ginevrino ha sostenuto che il verdetto era prevedibile. A suo dire non si può parlare di un normale processo. L'istituzione della corte lascia dubbiosi. "In effetti - ha spiegato - la sua costituzione non ha rispettato il diritto internazionale, mentre gli Americani hanno cambiato i giudici a seconda delle convenienze". Inoltre, "la difesa di Hussein non è potuta avvenire in maniera efficace e numerosi procuratori sono stati uccisi".

A detta di Henzelin, la Corte penale internazionale avrebbe dovuto giudicare Hussein, oppure un tribunale misto con magistrati iracheni e stranieri, come nel caso della Sierra Leone. Ma gli Americani per Henzelin hanno scartato tutte queste ipotesi per ragioni ideologiche evidenti: avevano bisogno di giustificare a posteriori l'invasione del paese mediorientale.

ATS
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